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Il canto dei cuori ribelli

Pubblicato il in Narrativa straniera

Il canto dei cuori ribelli

  • Autore: Thrity Umrigar
  • Editore: Libreria Pienogiorno
  • Data uscita: 2024
  • Pagine: 400

Il canto dei cuori ribelli di Thrity Umrigar, edito da Libreria Pienogiorno, è stato eletto dal New York Times come il romanzo più bello del 2024.

Trama

Smita, originaria dell’India, si trasferisce negli Stati Uniti all’età di 13 anni con una promessa ferma: non avrebbe mai più messo piede nella terra che l’aveva vista nascere. Ma il destino è imprevedibile, e i suoi propositi vengono messi alla prova. Diventata giornalista di cronaca internazionale, Smita si è dedicata a dar voce a chi non ne ha, in particolare alle donne oppresse. Vent’anni dopo il suo trasferimento, il suo lavoro la porta a confrontarsi con una storia dolorosa che la obbligherà a tornare là dove tutto è iniziato.

La vicenda ruota intorno a Meena, una donna indù segnata da una brutalità indicibile. Sfigurata dai suoi stessi fratelli per aver scelto di amare e sposare Abdul, un uomo musulmano, Meena ha osato sfidare le rigide norme religiose e culturali del suo villaggio. Tuttavia, anziché piegarsi alla violenza e al silenzio, Meena decide di intraprendere una battaglia legale. Vuole che i suoi fratelli siano riconosciuti colpevoli, che paghino per il crimine commesso e che, attraverso il suo coraggio, si apra una breccia nel muro di un’India ancora intrisa di patriarcato, tradizioni soffocanti e mentalità feudali. La sua lotta non è solo per sé stessa, ma per tutte le donne – madri, sorelle, figlie – che hanno vissuto, e continuano a vivere, in un sistema che le opprime.

Mentre racconta la storia di Meena, Smita si trova costretta a fare i conti con il proprio passato. Il viaggio riapre ferite mai sanate, legate a un evento traumatico che, tanti anni prima, aveva obbligato lei e la sua famiglia a lasciare l’India per sempre. In questo intreccio di vicende personali e universali, Smita non solo dà voce al coraggio di Meena, ma riscopre una parte di sé che aveva cercato di dimenticare.

La recensione di RiassuMarti

Per chi ha amato immensamente Mille splendidi soli, come la sottoscritta, deve necessariamente immergersi in questa storia, ispirata a fatti realmente accaduti, perché offre uno sguardo crudo e necessario su quanto la strada per la dignità e la libertà delle donne sia ancora lunga in molte parti del mondo.

La storia di Meena e Abdul, il loro amore osteggiato da barriere religiose e culturali, è un pugno al cuore. Mostra con una chiarezza dolorosa come anche il sentimento più puro possa essere schiacciato da un sistema che privilegia le antiche tradizioni alla felicità delle persone.

Questo libro ci conduce nei villaggi rurali dell’India, dove tradizioni e costumi antichi segnano ancora profondamente la vita quotidiana. L’autrice racconta con crudezza la condizione delle donne, spesso relegate a ruoli servili e private di diritti fondamentali come il diritto di lavorare o la libertà di scegliere chi amare.

Tuttavia, ho amato la sua capacità di bilanciare il racconto evidenziando anche la generosità e il calore del popolo indiano, mettendo in luce un’India complessa, fatta di oppressioni, ma anche di coraggio e umanità.

Leggere questo libro è stato un viaggio emotivo. Ho sofferto per le ingiustizie, ho provato rabbia per le vite calpestate, ma ho anche sentito una profonda gratitudine per la mia libertà e la mia dignità come donna e essere umano che, spesso, diamo per scontate.

Lo consiglio a chi ama le storie che fanno riflettere, anche se dolorose.

Tre aggettivi per descrivere il romanzo?

Toccante – Drammatico – Coraggioso

Martina

Martina Emanueli

RiassuMarti, un luogo dove posso condividere le letture che mi entusiasmano e consigliare libri a chi, come me, è sempre alla ricerca di nuove storie da scoprire.

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